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venerdì 2 aprile 2021

La Cagliari che non c’è un più: il glorioso Brill, quando il basket cittadino era ai massimi livelli

Articolo di  Vistanet

Oggi non parliamo di una strada o di un edificio di Cagliari che non possiamo più ammirare, ma di sicuro si tratta di un monumento: la squadra di basket cittadina Olimpia Cagliari che dal nome dello sponsor divenne poi Brill, l'unica squadra che ha raggiunto la massima serie e dalla fine degli anni '60 alla fine dei '70 ha fatto sognare tanti cagliaritani

Fu promosso in Serie A dopo lo spareggio con la Libertas Brindisi nel campionato cadetto 1968-69, e da quel momento per quasi un decennio ha trascinato migliaia di tifosi cagliaritani, che oltre ai sogni calcistici di un Cagliari fresco di scudetto cullava l’idea di un campionato vincente anche per il basket.

martedì 21 luglio 2015

Su Cagliaribasket, "Le lunghe braccia di Umberto"


Non mi sono mai piaciute le commemorazioni solenni di chi non c’è più. Ho sempre preferito ricordare singoli momenti e prevalentemente allegri. 


Umberto Schlich se n’è andato ventiquattro anni fa proprio in questo periodo e io non lo conoscevo bene; ho passato una stagione sportiva con lui in squadra nel 1988 (ero il vice di Roberto Usai alla Russo, il più giovane dei due omonimi allenatori, per intenderci) e ne avrei voluto passare altri cento. 

E’ stato il suo ultimo anno in campo anche a causa di qualche problemino al ginocchio e la sua professione medica sempre più pressante; ci si allenava alla Fiera, al freddo d’inverno e,spesso, nel campo più piccolo e non lo sentivi mai lamentarsi,...continua a leggere


lunedì 15 settembre 2014

Franco Carpineti, una vita passata a formare giovani nel basket

L'Aquila anni 60 - Foto di "La  casteddaia" 
Insegnare, una missione. Vorrei stare sul campo altri dieci anni.

E' di questi giorni l'articolo pubblicato dall'ufficio stampa della FIP sui 90 anni di Franco Carpineti. Per pura curiosità ho deciso di scandagliare il web in cerca di altre notizie, ed ho trovato questa intervista di Stefania De Michele, pubblicata da " La Nuova Sardegna" nel 1999, che vi propongo integralmente.

Leggi anche "90 candeline per coach Carpineti"


CAGLIARI 6 gennaio 1999 - Tenere a bada uno sciame di bambini in un campo di pallacanestro non è affare da tutti. Insegnare loro a giocare facendoli sempre divertire è cosa altrettanto difficile, ma di sicuro Franco Carpineti ha esperienza da vendere. Settantaquattro anni, allenatore da oltre quaranta, pluripremiato e soprattutto niente affatto stanco di essere circondato da scalmanati piccoli atleti.

Allora coach, quando nasce questa passione per il basket?
Molto tempo fa. Sino a 28 anni ho giocato al calcio, mala pallacanestro mi è sempre piaciuta. Intorno al 1950 mi trovavo a Napoli e, essendo meteorologo, ho fatto parte della squadra dell'Aeronautica. E stata una breve parentesi perchè poi ho proseguito esclusivamente da allenatore.

E in Sardegna?
Ricordo quando all'Aquila, nel 1956, costituimmo una società: all'inizio non avevamo niente, neanche il campo. A quei tempi allenavo squadre seniores: la prima divisione e poi la serie C. Questo fino al 1965. In seguito mi sono occupato esclusivamente dei settori giovanili.

Perchè? 
Per scelta. Preferisco insegnare ai ragazzi che gestire giocatori già maturi. Oltre tutto gli atleti che arrivano a una certa età e a un traguardo più o meno meritato molto spesso disconoscono l'importanza di perfezionare costantemente i fondamentali. Per esempio i professionisti Usa, tre settimane prima dell'inizio del campionato, dedicano 40/50 minuti ad allenamento agli esercizi di passaggio, di tiro, ai fondamentali di difesa. Se lo fanno loro, non capisco perchè i nostri giocatori di A e B e via dicendo non debbano applicarsi.

Non sempre è colpa degli atleti... 
Certo. Infatti il basket sta regredendo qualitativamente proprio perchè non ci sono più allenatori del calibro di Formigli, Costanzo, Pentassuglia. Sono convinto di una cosa: per diventare un bravo tecnico è assolutamente necessario aver allenato per almeno cinque o sei anni i giovanissimi. Non è sufficiente conoscere schemi e tattiche; bisogna fornire i giocatori di un bagaglio tecnico che consenta loro di giocare in ogni ruolo. A tutte le età e in ogni serie.

Ci sarà pure qualche buon allenatore... ?
Più di uno, ma non sono mai troppi. Se si vuole qualche nome posso citare Piero Rigucci, Robertino Usai quando stava al Cus. Non si può dimenticare Ermanno Iaci, Michele Boero che attualmente è vice di Boniccioli nella nazionale cadetti, Enzo Molinas. A Sassari c'è Antonio Polano. A Olbia Mimmo Sciretti ha fatto un ottimo lavoro organizzando una società sportiva, l'Olimpia, che fa dei campionati giovanili il suo impegno maggiore.

Chi considera suo maestro?
Senza dubbio Tracuzzi, il più grande allenatore italiano: uno che vedeva le cose prima degli altri e che, per questo, precorreva i tempi. _

Lei è uno dei pochi allenatori"benemeriti" in Italia. Cosa significa?
Dovremmo essere almeno in quindici.

Si tratta del maggiore riconoscimento alla carica di tenico? Per cosa? 
Io, per esempio, ho partecipato ad almeno venticinque clinic internazionali. Sono stato direttore di diversi stages per allievi allenatori. Per 25 anni ho rivestito la carica di presidente regionale del Cna (Comitato nazionale allenatori).Sono stato uno dei promotori della pallacanestro nel Sulcis, a Lanusei, ad Alghero oltre che a Cagliari.

Quali sono i requisiti di un buon allenatore? 
E' una questione di carattere, passione, pazienza, intelligenza e psicologia. Con i ragazzi poi il primo passo è la comunicatività e la capacità di coinvolgere il gruppo, creando un solido spirito di squadra.

Quali squadre ha seguito? 
Dopo i seniores dell'Aquila è stata la volta delle giovanili con la stessa società: alla fine degli anni Sessanta partecipammo alle finali nazionali allievi e juniores. nel 1970 sono approdato al Brill e ho visto crescere giocatori come Tore Serra, Bruno Ligia, Luigi Maxia, Umberto Schlich. I risultati non mancarono: per esempio all'inizio degli anni Ottanta ci piazzammo terzi nelle finali nazionali allievi battendola corazzata Ford di Cant. Attualmente dopo due anni dipausa per problemi di salute, alleno un gruppo di ragazzi di 10 anni dell'Esperia.

Si è mai pentito di qualche sua scelta? 
No, anche se, in verità non avrei mai pensato di allenare le donne. Lo affermavo da sempre: le ragazze non sono portate per questo sport. Misono dovuto ricredere. Nel 1987, per varie vicissitudini accettai la serie C femminile del Basket Quartu: le giocatrici mi hanno sempre seguito con grande impegno e passione e si sono rivelate estremamente allenabili.

Si faccia un augurio per il nuovo anno appena cominciato.
Di poter stare sui campi altri dieci anni. E più in generale: vedere nascere in Sardegna, ma anche a livello nazionale, una scuola specifica per allenatori del settore giovanile.

Stefania De Michele


Stefania De Michele  
Milanese di mamma, sarda di padre - giornalista professionista. Ho iniziato a scrivere di sport sulle pagine della Nuova Sardegna. Per 16 anni ho lavorato a Sardegna 1 TV e collaborato per 4 anni con la redazione di Mediaset Sport. Attualmente collaboro con SKY Sport 24. Sono l'addetta stampa del Cus Cagliari Basket per la stagione 2014/2015. Dirigo una free press periodica di attualità e moda, che si chiama "Shopping"

venerdì 12 settembre 2014

90 candeline per coach Carpineti

Tanti auguri "Signor Franco"
Sono 90 candeline quelle che spegne oggi, Franco Carpineti, un nome illustre della pallacanestro isolana. Nato il 12 settembre del 1924 a Genazzano in provincia di Roma, e' un personaggio al quale si devono tanti successi delle nostre squadre, ma soprattutto un uomo che ha insegnato pallacanestro ai giovani sardi diventati poi grandi protagonisti nei parquet di tutta Italia. Eppure fino ai 28 anni di età per “Signor Franco” come lo chiamano ancora i suoi allievi, la pallacanestro era un punto oscuro, anche se, come spesso ha ammesso, le piaceva molto. Lui arrivava dal calcio dove con il ruolo di portiere aveva militato in alcune squadre laziali. Si appassionò sempre più al basket tanto che giocò anche nella formazione dell’Aeronautica Militare (essendo meteorologo), ma mancava il talento. Poi si dedicò esclusivamente al basket, ma da allenatore. Nel 1965 arriva a Cagliari, chiamato dall’allora presidente dell’Olimpia Cagliari Bepi Mosca con il nulla osta dei fratelli Pirastu, di Edo Pedrazzini e Vittorio Tracuzzi, in quel periodo grande allenatore di basket, uno dei migliori tecnici in Italia. Con lui partì la prima leva minibasket per bambini dai 10 ai 12 anni. Con Tracuzzi, Franco Carpineti imparò tantissimo, soprattutto la tecnica che trasmise poi a tutti i suoi allievi. Con l’aiuto di Tracuzzi contribuì alla rinascita del G.S. Aquila, creando un gruppo fantastico che in quattro anni passò dalla prima divisione alla serie C. Con l’Aquilia arrivò per due volte alle finali nazionali: arrivando in entrambi i casi al sesto posto.
In quella formazione giocavano Davide Galasso, Bernardo Franzini, Piergiorgio Siddi e Giuliano Beltramini. Nel 1969 dopo aver vinto per alcuni anni di fila i titoli regionali in diverse categoria, passa alla Pallacanestro Cagliari (1970) chiamato da Otello Formigli. Carpineti prende la formazione del 1957 e in 5 anni di lavoro vince tutto. In questo gruppo milita un sedicenne, Gigi Maxia che, a soli 16 anni é nella rosa della prima squadra in serie A. Per far capire quanto ha dato Franco Carpineti alla pallacanestro isolana è emblematico il ricordo di una finale regionale cadetti a Sassari. Lui era allenatore di due formazioni semifinaliste: Brill A (1956) e Brill B (1957). Le due squadre andarono in finale e lui si alternava nelle due panchine a dare suggerimenti e incitare i suoi ragazzi. Alla fine vinse la squadra del 1956.
Nel 1974/75 collaborò con Howie Landa allora coach del Brill Cagliari. Lui era il visionatore delle squadre avversarie. Col Brill rimane 10 anni per poi passare, chiamato dall’amico Enzo Molinas all’Esperia in qualità di allenatore del settore giovanile. Allena 13 ragazzi del 1967 e con loro vince il campionato propaganda, il campionato ragazzi, allievi, cadetti, giungendo per due anni di fila alle finali nazionali. A Battipaglia ottenne il quarto posto, a Cagliari l’anno dopo terzo posto. In quella militavano ragazzi che ancor oggi sono legati al basket: Giovanni Zucca attuale presidente dell’Esperia, Federica Manca, Roberto Matta, Stefano Pinto e Sergio Stagno. 
Olbia e Quartu furono due “piazze” che lo videro allenare altri giovani negli anni 86 e 87, ma l’Esperia lo richiamò nel 1988 e continuò a lavorare con i giovani, Ci fu anche una parentesi a Quartu Sant’Elena con una formazione femminile, ma il suo più grande amore è stato quello di allenare i giovani e insegnare loro i fondamentali della pallacanestro. Lui ha visto crescere giocatori del calibro di Tore Serra, Bruno Ligia, Gigi Maxia e il compianto Umberto Schilich. Lui la pallacanestro non l’ha mai dimenticata e a 90 anni “Signor Franco” non disdegna di avvicinarsi all’Esperia e osservare gli allenamenti delle nuove leve, magari ricordando tutto quello che lui ha dato e continua a dare alla pallacanestro isolana e cagliaritana in particolare. Auguri Signor Franco, da parte di tutta la pallacanestro sarda. 

Ufficio Stampa FIP

venerdì 18 gennaio 2013

Basket Anni 90


Per gentile concessione di Marco Chessa

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Sigma Cagliari ragazzi campionato 1989-90 — con Roberto Cardia, Simone Pettinao, Antonio Batzella,Marco Salomone, Fabrizio Podda, Raffaele Solinas,Fabio Schiavetti, Marchino, Gianmario Tulli, Alberto CerulloMarco Melis, Giorgio Granata, Matteo Muscas e Marco Secci.



Sigma Cagliari 1990-91 Campioni D'Italia PGS Palermo 1991 — con Marco Melis, Roberto Cardia, Simone Pirina, sergio contis,Marselo Anghelo Maria, Mauro Tibosini, Luca Sollai,Marco Salomone, Alberto Cerullo, Marchino e Nicola Elia




Sigma Cagliari 1990-91 — con Alberto Cerullo, Claudio Peru, Luca SollaiFabio SchiavettiNicola EliaMarco Salomone, Marchino, Marselo Anghelo MariaRoberto CardiaPierandrea Costa, sergio contis e Mauro Tibosini





Scuola basket Cagliari C2 1994-95 — con Pierfrancesco Zurru, Nicola Aresu, Claudio Formisano, Checco Russo,Donato D'Alessandro, Fabio Schiavetti, Nicola Aste,Simone Deidda, Gianluca Lai, Alberto Onnis, Giovanni Irde, Marchino, Paolo Picchiri, Stefano Zonchello,Davide Masuri e Massimo Usai







Rappresentativa Sardegna Meeting Quartu 1995 — conMichele Boero, Antonello Puddu, Giuseppe Cabras,Federico Rotondo, Fabio FontanaNicola EliaMatteo Giua, Nicola Puddu, Marco Vidili, Enzo Fazio, Marchino,Simone Maxia, Jeanpatrik Sorrentino, Paolo Petracca,Luigi Cappuccio, Stefano Sernagiotto e Paolo Contini






Scuola Basket CEP 1996 — con Sergio Porcu, Mario Salis, Davide Masuri, Nicola Massa,Donato D'Alessandro, Carlo Zedda, Marchino, Nicola Pintonello, Togugnaz, Michele Porcu, Giuseppe Cabras,Alessandro Sulis, Giovanni Masuri e Francesco De Vita



giovedì 3 gennaio 2013

Basket Anni 80


Per gentile concessione di Massimo Cini

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Con Massimo CiniGuido UgoCorrado Caddeo e Carlo Pisu.




Campionati studenteschi squadra del Pacinotti





Con Nando Lai e Massimo Cini.







Con Enrico Pitzianti,   Roberto Fioretto, Roberto Spada,Pippo Lai, Carlo Crobeddu e Sandro Ceccaroni.






Interbasket Serigraf 1984/85 — con Gigi Bergamini,Roberto FiorettoMaurizio MelisGiangi LoiAntonio CasuAlfonso CarrusAndrea PisanoGianni D'Urbano,Sergio SiasSandro Spinetti e Salvatore Vacca

martedì 1 gennaio 2013

Basket Anni 70 - 80



Per gentile concessione di Adolfo Lampis.




Lo squadrone che tremare il mondo fà.............. — con Ignazio Angius, Giorgia Farina, Melis Emma Lucia, Sabrina Brusa, Valentina Cotza, Margherita Pau, Teresa Maddau, Rosalba Cirina, Samantha Cipollina, Paola Orani, Marina Leoni, Patrizia Corpino e Giorgio Fadda





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Francesco Ibba, Mario Fadda, Mauro Citzia, Raffaele Cossu, Giorgio Piano, Adolfo Lampis, Giorgio Fadda.                                                                                       



CLUB SPORTIVO " BALONCESTO & FOOT-BALL " PILADE.......CAGLIARI — con Adolfo Lampis, Pilade Pettinau, Andrea Porcella, Mauro Citzia, Davide Lampis, Michele Ricco, Giorgio Piano, Giorgio Faddda, Sergio Farci, Raffaele Mariolino Lelle Cossu, Mario Fadda, Francesco Ibba e Pettinau, PiladeAdolfo Lampis




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Basket Johannes 197.....Campionato serie "C".......................................... — con Bobo Devoto, Cocca Usai, Marcella Campagnola, Margherita Pau, Enrico Onnis, Gabriella Gatto, Rosella Pau, Tiziana Tevere, Teresa Maddau, Marisa Uras, Patrizia Manduchi, Sandra Napoleone, Varinia Bianchi, Simona Orru' e Franco Sanna.




Club de Baloncesto — con Max usai, Sandro Ticca, Beppe Tola, Giorgio Piano, Francesco Ibba, Giorgio Fadda, Maurizio Corona, Marco Piano, Angelo Bianchi, Andrea Bertini, Sergio Farci, Mario Fadda, Pettinau Pilade e Salvatore MeloniAdolfo Lampis














Club de baloncesto -----Campo Sigma
— con Andrea Porcella, Francesco Ibba, Giorgio Piano, Angelo Bianchi, Angelo Bianchi, Mario Fadda, Giuseppe Marceddu, Giorgio Fadda e Sergio FarciAdolfo Lampis







Club de Baloncesto .....parquet di mattonelle in discesa... — con Davide Lampis, Andrea Porcella, Gianni Berli, Giorgio Piano, Mario Fadda, Ignazio Angius, Michele Ricco, Carlo Deiana, Francesco Ibba, Giorgio Fadda, Sergio Farci e Raffaele Cossu









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Esperia Trasferta a Villacidro — con Marco Balliccu, Giovanni Greco, Pierluigi Alisio, Angius A., Fabrizio Carboni, Paolo Goriani, Roberto Minnei, Nicola Maglione, Bortolotti C, Cao Cr. e Esperia Cagliari








               
                                                                  Esperia cadetti nati '71





Esperia .................. — con Cannavaciuolo R, Cotogno S, Paolo Goriani, Andrea Nonis ., jaime Serra Ruda, Stefano Serra, P.Luigi Alisio, Marco Balliccu, Nicola Maglione, Morgan Mura e Esperia tanti anni fa'Adolfo Lampis


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